L’attività di ricerca del Muse sull’efficacia delle misure di conservazione

È stata consegnata al Parco la Relazione finale 2021/2023 del Muse - Museo delle Scienze di Trento-, che raccoglie gli studi che riguardano la verifica dell’efficacia delle misure di conservazione di alcune specie ed habitat di interesse comunitario, ricadenti all’interno dell’area protetta interessata dalla “Tempesta Vaia”, attività che si sono svolte su incarico e in collaborazione con la struttura del Parco, nell’ambito di un progetto finanziato con fondi del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020.

Lo studio ha riguardato specie ornitiche ed habitat forestali attraverso rilievi di campo e mediante la tecnica di indagine della “fotointerpretazione” che ha permesso di osservare dall’alto le aree colpite da Vaia prima e dopo l’evento e i successivi interventi forestali realizzati, per poter valutare le eventuali modifiche dell’idoneità ambientale per la fauna.

Una attenzione particolare è stata rivolta ai rilievi di Picidi e Strigiformi e degli alberi con cavità e a rilievi di campo dedicati ai Passeriformi forestali. Lo studio ha previsto anche una analisi complessiva e indicazioni gestionali utili ad indirizzare le attività selvicolturali future. Sono stati eseguiti anche rilievi erpetologici dedicati alla salamandra nera, lungo sentieri campione, mediante tecniche già collaudate nel corso di una precedente ricerca condotta da Parco e MUSE.

Lo studio ha permesso di indagare gli effetti causati dagli eventi estremi a larga scala sulle comunità biologiche forestali, accanto a quelli causati dalla tempesta Vaia, anche quelli conseguenti alla successiva epidemia di bostrico.

Gli obiettivi generali dello studio hanno riguardano quindi la comprensione di questi effetti su biodiversità ed ecosistemi e la loro “reazione”, anche in relazione alle strategie, selvicolturali e non, adottate nelle aree colpite. In particolare, gli obiettivi specifici del progetto hanno permesso di comprendere gli effetti recenti, attuali e futuri dell’evento Vaia sull’avifauna forestale, ottimo indicatore delle dinamiche ambientali più ampie, in atto in un ecosistema e di individuare risorse chiave, quali microhabitat riproduttivi o di alimentazione di specie particolarmente sensibili.

Qui è possibile consultare la relazione finale

Potrebbero interessarti anche queste notizie:

Condividi questa pagina