Muse e Parco insieme per lo studio della salamandra alpina

A partire dal 2017 il Muse e il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino hanno avviato una collaborazione per lo studio della popolazione di Salamandra alpina (Salamandra atra) presente all’interno dell’area protetta.

La salamandra alpina è un anfibio che può raggiungere i 15 centimetri di lunghezza, con colorazione completamente nera. E’ una specie ovovivipara (lo sviluppo embrionale avviene all’interno dell’organismo materno e i piccoli nascono completamente formati), quindi non è legata ad ambienti acquatici per la riproduzione, come invece accade in moltissimi altri anfibi. Dopo l’accoppiamento, che avviene tra giugno e luglio, la femmina ha una gestazione molto lunga (due-quattro anni), alla fine della quale partorisce uno o due piccoli. La salamandra alpina rientra nell’Allegato IV della direttiva “Habitat”, che comprende le specie di interesse comunitario per le quali è prevista una protezione rigorosa e nell’appendice II della Convenzione di Berna.

Le informazioni riguardo l’abbondanza e la distribuzione di questa salamandra sono piuttosto scarse a causa delle difficoltà di campionamento. Queste criticità sono legate a fattori come l’accessibilità dei siti, l’impossibilità di riconoscere individualmente i vari soggetti e le condizioni meteorologiche necessarie per fare i rilievi, caratterizzate da oscurità e precipitazioni piovose.

Individuare efficaci metodologie di monitoraggio per questa specie, risulta importante per una corretta applicazione della Direttiva Habitat, che prevede che gli Stati Membri sono tenuti a garantire la sorveglianza dello stato di conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario su tutto il territorio nazionale.

A partire dal 2017 il Muse e l’Ente Parco hanno avviato una ricerca sulla salamandra alpina che si è conclusa nel 2023. Tra le varie attività di indagine condotte, l’applicazione di un “protocollo di monitoraggio”, da applicare con cadenza annuale in diversi siti dell’area protetta, è stata oggetto di particolare attenzione.

Nel corso di questa attività sono state messe a confronto modalità di monitoraggio diverse arrivando alla conclusione che il monitoraggio attraverso la tecnica del Doppio Osservatore Dipendente, ossia una modalità di conteggio realizzata da due operatori contemporaneamente su percorsi prestabiliti, ha un’ottima efficacia, con un’importante riduzione dello sforzo di campionamento.

L’applicazione annuale del protocollo di monitoraggio ha consentito di stimare l’abbondanza della Salamandra alpina presente in particolare sul massiccio delle Pale di San Martino, questo permetterà nel tempo una valutazione più ampia sullo stato di conservazione della specie.

I risultati di questa indagine sono stati recentemente pubblicati su Studi Trentini di Scienze Naturali.

Qui è possibile consultare lo studio

Le foto sono state realizzate da Maurizio Salvadori

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