L’arrivo del cinghiale (Sus scrofa), un elemento di criticità per la conservazione di alcuni aspetti ambientali

A partire dalla primavera del 2021 sono stati ripetutamente segnalati avvistamenti di esemplari di cinghiale nell’area del Primiero e del Vanoi, che hanno interessato anche il territorio del Parco. Sono infatti del mese di maggio le prime segnalazioni di danni da cinghiale nell’area di Malga Boalon, nel Comune di Canal San Bovo, alle quali ha fatto seguito, qualche settimana dopo, l’abbattimento di un esemplare maschio.

Nei mesi successivi si sono moltiplicate le segnalazioni di avvistamenti in varie località del Primiero, da Passo Rolle alle Vederne, arrivando a Sagron Mis. Oltre agli avvistamenti, la presenza del cinghiale si è fatta presto notare a causa dei danni provocati ai prati da sfalcio e ai pascoli.

Non è la prima volta che questa specie compare nel Parco e nelle aree limitrofe, ma sino ad ora tali presenze erano alquanto sporadiche. Nel 2021 la frequentazione dell’area ha avuto, invece, una certa costanza e frequenza, a testimonianza che il numero di animali presenti non è più minimale. A supporto di tale ipotesi l’accertamento, ai primi di agosto, in località Vederna, nel Comune di Imer, della presenza di un branco di femmine con almeno un giovane al seguito, che porta a propendere per l’avvenuta riproduzione in loco. Il cinghiale che attualmente è presente nei nostri contesti non ha nulla a che vedere con l’ecotipo autoctono presente un tempo, più piccolo e meno prolifico. La sua presenza provoca una serie di problematiche di tipo conservazionistico nei nostri ambienti, tra le quali il possibile impatto negativo su specie floristiche, come le orchidee e su specie animali che nidificano a terra come i tetraonidi. Inoltre, questa specie provoca danni ai prati e ai pascoli, in quanto durante la ricerca di cibo ribalta grosse zolle, con la necessità di un continuo e oneroso ripristino del cotico da parte dei proprietari.

Si ritiene dunque che debba essere effettuato, da parte delle autorità competenti, ogni sforzo per limitare l’insediamento permanente di questa specie nel territorio del Parco e in quelli limitrofi.

Nella galleria a destra la foto del cinghiale è stata realizzata da Roberto Bettega e le foto relative ai danni sono di Maurizio Salvadori

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