Malga Rolle – Laghetti Colbricon

2 km 43 m 1940 1867

È uno degli itinerari che permette di osservare e vivere alcuni degli scenari naturali più straordinari del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino.Passo Rolle, punto di partenza dell’itinerario, rappresenta una zona molto interessante anche da un punto di vista geologico, è infatti luogo dove si contrappongono in modo più spettacolare due tipi di rocce molto diverse tra loro, ossia i porfidi quarziferi della catena del Lagorai, formazioni magmatiche facilmente riconoscibili per la colorazione che varia tra il rosso, il rosso-bruno e il verde, e le candide e svettanti cime dolomitiche delle Pale di S. Martino, di origine sedimentaria. Si possono, così, ammirare ampie porzioni di Siti di importanza Comunitaria (Pale di San Martino e Lagorai Orientale) inseriti all’interno della Rete europea delle aree protette “Natura 2000”.

Il percorso parte presso il parcheggio posizionato presso la Malga Rolle a circa un chilometro dal Passo Rolle. Per raggiungere il parcheggio vi è la possibilità di utilizzare in estate le navette in partenza dalla Valle di Fiemme e dalla Valle di Primiero. L’escursione proseguirà su un sentiero comodo e semipianeggiante (segnavia numero 348 CAI) fino ai Laghi del Colbricon.

L’intero percorso si può svolgere con due modalità. La prima prevede la partenza da Malga Rolle, che può essere raggiunta con l’autobus di linea da San Martino di Castrozza. Da qui si raggiungono i laghi di Colbricon con una tranquilla passeggiata. La seconda modalità permette di proseguire (stesso segnavia) e di scendere a San Martino di Castrozza, tempo di percorrenza circa 2 ore. Da San Martino di Castrozza è possibile poi ritornare al parcheggio di Passo Rolle con l’autobus di linea (circa 15 minuti).

Dalla partenza del percorso a Malga Rolle si potrà osservare lo splendido panorama verso le Pale di San Martino con il Cimon della Pala e la Catena del Lagorai. Lungo l’itinerario, oltre alla vegetazione ricca di piante arboree secolari come larici e pini cembri, non è escluso si possano osservare vari esemplari di fauna alpina, come camosci, marmotte, aquile. Dopo aver camminato lungo spettacolari foreste, quasi all’improvviso, compare allo sguardo del visitatore lo splendido scenario dei Laghi di Colbricon. Di origine glaciale, sorgono rispettivamente a metri 1909 il più piccolo e a metri 1922 il meridionale, a breve distanza dal Rifugio Colbricon. Sono immersi in un bel paesaggio di cespuglieti nani (rododendri e ginepri). È possibile osservare di fronte la cima del Colbricon. L’area fu teatro di guerra tra italiani e austriaci tra il 1915 e il 1918. I Laghi di Colbricon costituiscono una zona interessante sia dal punto di vista naturalistico che archeologico. Sulle rive dei laghetti vennero trovati importanti reperti risalenti al Mesolitico che segnalavano un insediamento di cacciatori che lavoravano la selce per produrre oggetti vari per la caccia e l’uso quotidiano.

Dai Laghi di Cobricon è possibile scendere verso la Val Bonetta e gli alpeggi di Malga Ces e da qui, attraverso un percorso carozzabile, si raggiungere San Martino di Castrozza. Al termine del percorso sarà possibile visitare anche il piccolo Centro visitatori del Parco nell’abitato di San Martino di Castrozza.

Percorsi simili

Condividi questa pagina