Trekking al Cristo Pensante rispettoso della natura…

Sistemato e delimitato il sentiero d’accesso esistente e individuato un percorso di rientro alternativo

Nel settembre del 2012 erano iniziati i lavori di sistemazione ambientale ad opera delle squadre operai del Parco, riguardanti l’area del Monte Castellazzo.

Quest’anno, a causa delle forti precipitazioni primaverili e, quindi, alla presenza di neve fino all’inizio dell’estate, la ripresa dei lavori si è potuta avere solo nel mese di luglio.

Nei giorni scorsi sono stati ultimati i principali lavori da parte delle squadre Operai del Parco e rimangono da completare alcune opere di finitura e segnaletica.

L’intervento ambientale, nello specifico, ha inteso adeguare le modalità della fruizione dell’area rispetto alle nuove emergenze poste dalla frequentazione da parte dei molti fruitori del Trekking del Cristo Pensante, sistemando il sentiero d’accesso esistente e individuando un percorso di rientro alternativo.

Il Monte Castellazzo si trova in una posizione strategica a cavallo tra il massiccio delle Pale di San Martino, il Lagorai e il gruppo di Bocche-Iuribrutto.

La posizione dominate rispetto al valico dolomitico del Passo Rolle, ha reso il Castellazzo posizione strategica nell’antichità, ma soprattutto durante il Primo conflitto mondiale.

Sono molte in questa area le opere campali spiega Gino Taufer, Responsabile del Settore Tecnico dell’Ente Parco costruite durante il Primo Conflitto Mondiale come trincee, percorsi, baraccamenti, piazzole di teleferiche, depositi di munizioni. Durante i lavori si sono realizzati interventi accuratamente mirati di ripulitura di alcune di queste opere campali presenti lungo il percorso”.

La zona rientra nell’area protetta ed è classificata quale riserva integrale, quindi con il più alto grado di tutela di habitat e specie richiesto dalla normativa.

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