Villa Welsperg e le energie alternative

La Casa del Parco ora funziona con energia rinnovabile...

Villa Welsperg si può considerare ora, a tutti gli effetti, un edificio che non emette gas serra ed il Parco può dare così un ulteriore contributo alle azioni per contrastare il cambiamento climatico.

Sono stati ultimati, infatti, i lavori di riqualificazione energetica che avevano preso avvio nell’autunno del 2011.

Il progetto è stato redatto dall’Ing. Lorenzo Strauss, ed è stato finanziato direttamente dall’APE, l’Agenzia Provinciale per l’Energia per una spesa complessiva di circa 500.000 euro. Un progetto importante anche sul piano delle trasmissioni delle buone pratiche in ambito energetico.

I lavori hanno riguardato la coibentazione termica dell’edificio, la realizzazione del nuovo manto di copertura, la sostituzione di finestre in falda, e ancora la sostituzione dei vetri nei serramenti esistenti con lastre di vetro a basso coefficiente emissivo ed intercapedine in argon, mentre tra gli interventi di termoidraulica e idrosanitari è stata posizionata una caldaia a pellets con serbatoio di carico.

Varie sono state – ricorda Gino Taufer, Responsabile del Settore Tecnico dell’Ente Parco – le specifiche tecnologie utilizzate per conseguire una significativa diversificazione energetica. La scelta principale ha riguardato l’utilizzo dell’energia geotermica, generata da fonti geologiche di calore e completamente rinnovabile.

Questa energia deriva dal calore presente negli strati più profondi della crosta terrestre; per trasferire il calore dal terreno si utilizzano 20 sonde geotermiche, che affondano nel terreno per circa 60 metri e per mezzo di un circuito idraulico chiuso (con la discesa nel suolo di acqua fredda che risale più calda) e la messa in opera di due pompe di calore (il cui funzionamento è simile a quello di un frigorifero con ciclo inverso) sono in grado di assicurare il necessario riscaldamento ai locali della villa, con l’assistenza, per i momenti di picco, della caldaia a pellets.

È stato istallato un nuovo impianto solare termico e la realizzazione di un impianto fotovoltaico.

L’integrazione di queste diverse tecnologie ha permesso di dismettere le caldaie a gasolio con la totale eliminazione di emissioni di anidride carbonica di origine fossile.

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