Un violino per il Parco

Romano Doff-Sotta, appassionato liutaio, dona una delle sue opere al Parco

La foresta di Paneveggio è, come noto, uno dei luoghi simbolo del Parco.

Dagli abeti rossi che la compongono si ricava ancora il legno di risonanza usato dai liutai di ogni tempo, tanto che è chiamata la “Foresta dei violini”. Qui infatti già il grande Stradivari ed altri liutai del passato sceglievano il legno migliore per i propri violini.

Per questo appare maggiormente significativo che Romano Doff-Sotta, liutaio autodidatta di Primiero, appassionato dell’arte della liuteria, abbia voluto donare al Parco una sua straordinaria realizzazione fatta di maestria, esperienza e dedizione: un magnifico violino pressoché interamente realizzato utilizzando legni autoctoni, primo fra tutti, appunto, il legno di risonanza di Paneveggio.

Romano realizza le sue opere nel suo laboratorio Imer, con sapienza e grande attenzione alle tecniche tradizionali della grande liuteria italiana. Gli stessi attrezzi che utilizza nella costruzione dei suoi strumenti li ha realizzati lui stesso, perché niente nel mondo dei violini è lasciato al caso, dalla scelta degli abeti migliori alla composizione dei diversi tasselli che creano questi straordinari strumenti musicali.

Il violino donato al Parco, il numero 71 della produzione di Romano Doff-Sotta, è caratterizzato da una serie di elementi decorativi ad intarsio che lo rendono unico anche esteticamente. In particolare colpisce la decorazione di piccole formiche nere, realizzate dal liutaio una ad una per incisione.

Il Presidente del Parco, Giacobbe Zortea e il Direttore, Vittorio Ducoli, nel corso di una semplice ma intensa cerimonia, hanno ringraziato Romano Doff-Sotta e la figlia per questo gesto significativo, impegnandosi a valorizzare nel migliore dei modi la prestigiosa donazione.

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