Un nuovo volume sugli anfibi e i rettili nel Parco

Un nuovo volume, all’interno della collana editoriale “Quaderni del Parco” raccoglie i risultati di una ampia ricerca sui rettili e gli anfibi presenti nell’area protetta. Curato da Anna Rita Di Cerbo, zoologa e Andrea Antonio Sassi (1966 – 2023, è stato un professionista di rilevanza internazionale nel campo dell’ittiocoltura e appassionato erpetologo) è un importante contributo per poter conoscere l’erpetofauna presente e fornire anche informazioni di utilità pratica per i fruitori che vogliono esplorare in maniera consapevole e partecipativa il territorio e la biodiversità dell’area protetta.

I rettili e gli anfibi sono piccoli vertebrati molto diversi fra loro, ma con una affascinante storia evolutiva e caratteristiche morfologiche e biologiche molto peculiari. Fin dall’antichità, soggetti a persecuzioni, soprattutto i rettili e a credenze negative, i rospi e salamandre, relegati ingiustamente nel novero della fauna minore anche in ambito normativo ambientale, svolgono invece un ruolo ecologico importantissimo. Oggi la loro salvaguardia è incentivata da norme nazionali e internazionali e da una maggiore consapevolezza della loro rilevanza come parte integrante del patrimonio naturale e come indicatori di qualità ambientale.

Prima dell’avvio di questo progetto le conoscenze sulla distribuzione dell’erpetofauna del Parco risalivano ai primi anni ‘90 del secolo scorso, grazie alle ricerche erpetologiche svolte nel biennio 1993-1994 dalla Cooperativa Albatros e ai dati riportati nell’Atlante degli anfibi e rettili della Provincia autonoma di Trento pubblicato nei primi anni del 2000. Tali ricerche portarono a definire una prima checklist degli anfibi e rettili presenti nell’area protetta e in alcune zone limitrofe, fornendo una fotografia abbastanza dettagliata della distribuzione di ciascuna specie nel territorio indagato. Dal 2015 è stato attivato un nuovo censimento al fine aggiornare e integrare i dati raccolti nel corso delle precedenti campagne di rilevamento. La ricerca offre un quadro distributivo al quanto esaustivo dell’erpetofauna dell’area protetta e delle zone limitorfe e fornisce indicazioni importanti sullo stato di conservazione delle diverse specie ai fini della loro tutela.

Il volume è stato finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale per la Provincia Autonoma di Trento 2014-2020.

Il volume può essere richiesto presso il Centro visita di Villa Welsperg in Val Canali.

Qui è possibile consultare il volume

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