Strada dei Formaggi delle Dolomiti. Confermati il presidente e i vicepresidenti

Si è tenuta nei giorni scorsi la riunione del nuovo Comitato di gestione della “Strada dei Formaggi delle Dolomiti” che ha confermato alla presidenza, Pierantonio Cordella e come vicepresidenti Celestino Lasagna, in rappresentanza degli albergatori della

Nel corso della riunione si è fatto il punto sullo stato del progetto “Strade del Vino e dei Sapori del Trentino”, evidenziando alcuni punti di forza. Fra questi, l’utilizzo e la conoscenza dei prodotti trentini e la presenza di un nucleo di soci attivi e motivati da valorizzare e utilizzare come esempio per gli altri.

È stata evidenziata la soddisfazione dei soci per l’attività svolta sino ad ora e un progressivo riconoscimento del ruolo di soggetti di riferimento per la valorizzazione enogastronomica. Emerge, sempre più, una buona conoscenza del disciplinare visto come punto di partenza e strumento per orientare la propria attività, ma anche come strumento operativo e come mezzo per migliorare la qualità del prodotto e del servizio.

Buono appare l’utilizzo del logo che sta permettendo uno sviluppo progressivo di un senso di appartenenza.

È stato presentato anche un documento strategico capace di ridefinire il ruolo delle “Strade del Vino e dei Sapori”, indirizzandole, sempre più, verso lo sviluppo e la diffusione di una cultura di prodotto tra gli operatori turistici.

Si tratta di un lavoro da svolgere con i soci, supportando e accompagnando il proprio operato verso una maggior valorizzazione delle produzioni tipiche e la tessitura di una rete di relazioni commerciali e non.

Un sicuro elemento di innovazione è rappresentato dall’idea di istituire un sistema premiante per le aziende che si dimostreranno particolarmente virtuose attraverso la definizione di criteri chiari e condivisi su come avverrà tale dinamica di selezione.

La presenza di tale sistema consentirà, oltre che un riconoscimento, anche e soprattutto uno stimolo per chi vorrà crescere ulteriormente in questo percorso di valorizzazione delle produzioni tipiche.

Dal punto di vista organizzativo il documento evidenzia la necessità di consorziarsi con le altre Strade sotto l’aspetto operativo e gestionale, lasciando l’autonomia giuridica della Strada, per ottimizzare le risorse umane ed economiche a disposizione.

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