Il Lago di Calaita
Il lago di Calaita è un lago alpino di origine naturale. Oltre al panorama da cartolina è area di massimo interesse per la flora trentina.
Tutti abbiamo visto almeno una volta il panorama del Cimon della Pala, che si apre dal Lago di Calaita o dalla vicina omonima forcella: su una cartolina, sulla copertina di un libro o nelle pubblicità di Primiero. La parete del Cimone sembra messa lì apposta per attirare l'attenzione, con i suoi tipici sovrascorrimenti inclinati, inquadrata dalla pecceta che chiude la conca del lago. Spesso possiamo giocare con l'illusione ottica e ammirarla specchiata nelle acque immobili del lago in tutti i minimi particolari. Il lago è stato incluso nel territorio del Parco perché, oltre al valore paesaggistico, quest'area è del massimo interesse per la flora trentina ed è nota fino dai primi tempi dell'esplorazione floristica della provincia. A quota 1605 metri, Calaita è un lago naturale provocato da uno sbarramento morenico, lungo mezzo chilometro, largo 200 metri e dalla profondità di circa 3 metri. A valle dello sbarramento, l'acqua riemerge in diverse polle. Il livello dell'acqua non è costante e ciò dà origine alla peculiarità naturalistica del lago, cioè quella fascia fangosa che viene periodicamente sommersa. A questo particolare ambiente sono legate le specie floristiche più rare e interessanti della zona. Il fatto che la maggior parte di queste fossero note già dall'inizio dell'Ottocento dimostra che l'instabilità nel livello dell'acqua è un fenomeno di vecchia data.