Per il 2013 nessun incentivo agli sfalci

Dati 2012: 35 richiedenti; 31 ettari sfalciati; 16 mila euro di contributi

Per l’anno 2013 il Parco Paneveggio Pale di San Martino non potrà erogare i finanziamenti relativi allo sfalcio dei prati all’interno dell’area protetta.

Si avvisa, dunque, che non saranno raccolte domande da parte dei privati.

La decisione fa seguito ai tagli finanziari che ha subito l’Ente Parco sul versante dei finanziamenti provinciali.

Quest’anno, infatti, l’Ente potrà contare su trasferimenti da parte della Provincia Autonoma di Trento ridotti, rispetto al 2012, dell’8% per quanto riguarda il conto corrente e di ben il 21% per gli investimenti.

Va osservato che complessivamente negli ultimi 5 anni la riduzione dei trasferimenti provinciali al Parco è pari a ben il 36%.

Si tratta di tagli importanti che mettono a dura prova la capacità dell’Ente Parco di mantenere il livello qualitativo dei servizi che offre al territorio e che hanno portato l’Ente a dover individuare e definire una precisa scaletta di priorità.

I tagli alle risorse significano, ovviamente, minore possibilità di attuare quegli interventi concreti sul territorio che, da sempre, sono il fiore all’occhiello del Parco, come nel caso specifico lo sfalcio dei prati.

Il trattamento di sfalcio dei prati era incentivato economicamente da molti anni dall’Ente Parco con lo scopo di mantenere attive ed integre le superfici prative che pur essendo degli ambienti, per così dire “artificiali”, in quanto creati e mantenuti dall’uomo, hanno una grandissima importanza ecologica ed ecosistemica. Si pensi ad esempio ai prati polifiti (che hanno cioè molte varietà floristiche), classificati da Natura 2000 come habitat prioritari e quindi con obbligo di legge volto alla massima conservazione.

Alla luce di ciò, l’Ente Parco confida che per il 2014 si possano creare le condizioni finanziarie per riprendere questo particolare intervento.

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