Nel Parco studiosi da tutto il mondo per il 19° Congresso dei Carabidologi

Dal 16 al 20 settembre si è svolto nel Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino il 19° European Carabidologists Meeting, cui hanno partecipato settanta studiosi provenienti non solo dall’Europa, ma anche da altri paesi (Canada, USA, Algeria, Russia, Pakistan, Giappone). Nel corso del Congresso si è parlato di ecologia, biogeografia, evoluzione, sulla base di un comune oggetto di studio, i Coleotteri Carabidi.

Il 19° European Carabidologists Meeting è stato organizzato dal Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino e dal Dipartimento di Biologia Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria, che da anni collaborano nel settore della ricerca su questi aspetti.

“Si è trattato di un importante e qualificato momento di studio – sottolinea il Direttore del Parco, Vittorio Ducoli – che si pone all’interno di una consolidata collaborazione, sul piano della ricerca scientifica, fra il nostro Parco e l’Ateneo della Calabria; lo studio dei coleotteri Carabidi è di estrema importanza per l’area protetta, in quanto molte specie di questi insetti sono ottimi indicatori dello stato di salute degli ecosistemi alpini”.

I lavori delle giornate di studio sono stati coordinati da Roberto Pizzolotto, Ricercatore presso il Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria.

Il programma dei lavori si è articolato in quarantadue comunicazioni e trentatre poster.

Le sessioni di lavoro sono state aperte da tre comunicazioni plenarie; la prima ha riguardato un problema estremamente attuale, i cambiamenti climatici in alta quota, tenuta da Mauro Gobbi del MUSE di Trento; la seconda, riguardante le pitfall traps, cioè la metodologia di raccolta dati maggiormente utilizzata per lo studio degli insetti del suolo, tenuta da Thorsten Assmann della Leuphana University di Lüneburg; l’ultima ha discusso in una prospettiva scientifica i lavori pubblicati negli ultimi 50 anni dai carabidologi, ed è stata tenuta da Gabor Lövei della Aarhus University.

Due importanti workshop hanno chiuso le giornate di martedì e giovedì.

Nel primo è stato pianificato un progetto congiunto per applicare lo stesso metodo di campionamento simultaneamente in diversi punti distribuiti sull’intero continente europeo. Il secondo workshop ha permesso di avviare la formazione del gruppo di esperti in coleotteri carabidi per l’adesione al IUCN (International Union for Conservation of Nature), l’organismo fondato nel 1948 che attualmente rappresenta a livello mondiale il punto di riferimento principale per la lista delle specie a rischio (red list), e per la verifica dello stato di conservazione ambientale.

Nella giornata di mercoledì i partecipanti hanno partecipato ad una escursione organizzata dal parco, che li ha portati a scoprire l’area di Passo Rolle e della Val Venegia, che oltre ad essere note per la loro bellezza sono aree “storiche” per lo studio dei carabidi nel nostro Paese.

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