Il nuovo Piano del Parco verso l’approvazione finale

La documentazione inviata alla Provincia per l'approvazione finale

L’iter di approvazione della variante/revisione generale del Piano del Parco è stato concluso da parte dell’Ente Parco, in quale ha inviato agli Uffici provinciali competenti in materia tutto il materiale per l’approvazione finale. Il nuovo Piano entrerà in vigore dopo il visto da parte della Giunta Provinciale e andrà a sostituire completamente il “vecchio” Piano. Verrà data adeguata pubblicità all’entrata in vigore definitiva del nuovo strumento urbanistico.

Il Piano è stato, quindi, trasmesso alla Giunta provinciale che ha la competenza della deliberazione finale di approvazione.

“Un elemento distintivo del lavoro di formazione del nuovo Piano – sottolinea il Direttore, Vittorio Ducoli – è stata l’attenzione data all’ascolto e al coinvolgimento degli amministratori locali, dei cittadini, del mondo associazionistico, delle categorie economiche e professionali. All’inizio del percorso si sono tenuti infatti 12 incontri di diversi tavoli tematici, che hanno permesso di focalizzare le principali problematiche che ora, dopo un complesso iter, trovano il giusto spazio negli elaborati definitivi del Piano.

A questo lavoro sul territorio si è aggiunto infatti il lungo e approfondito percorso istituzionale con le fasi di adozione da parte della Giunta Esecutiva, del Comitato di Gestione e delle Commissioni interne dell’Ente Parco, cui anche cittadini ed attori territoriali hanno contribuito con molte ed articolate osservazioni.

Importanti sono state le innovazioni introdotte in questo Piano riguardo i metodi di analisi territoriale adottati e i contenuti dei documenti.

Si è trattato di mettere a punto un processo di progettazione interdisciplinare relativo ad aspetti naturalistici, ambientali, storico-culturali, di uso antropico del territorio, di valorizzazione scientifica, educativa, ricreativa.

Per quanto riguarda gli aspetti disciplinari sottesi dal Piano, va in particolare segnalato come, anche basandosi sull’impostazione data alle pratiche della conservazione dalla rete Natura 2000, il Piano faccia dell’identificazione e della conservazione degli habitat il mattone fondamentale della costruzione del proprio impianto.

Nel nuovo Piano si passa da un modello di tipo urbanistico ad un modello che si basa in modo più corretto sull’approccio ecosistemico di analisi del territorio.

Il Piano individua i singoli habitat e attribuisce a ciascuno di essi precisi obiettivi di conservazione, accompagnati dalle misure specifiche atte a raggiungerli.

Il Piano ha, quindi, ritenuto necessario individuare, per favorire una visione di insieme, un livello di analisi territoriale di scala intermedia, che integri le conoscenze ecosistemiche con le esperienze percettive e con gli aspetti antropici, sia in senso identitario (il senso dei luoghi e delle risorse per le singole comunità insediate) che economico (al fine di garantire la vitalità delle aree interessate, evitandone un uso intensivo).

Il metodo proposto per il Piano identifica quindi, come elemento di raccordo tra la scala dell’habitat e quella delle riserve, l’Unità ambientale, intesa come sintesi, percepibile attraverso la morfologia e l’articolazione del territorio, degli aspetti ecosistemici e degli aspetti paesaggistici.

Un elemento di particolare rilevanza di questo piano è rappresentato dalle Misure specifiche di Conservazione per le specie e gli Habitat di interesse comunitario presenti nei Siti Natura 2000 ricompresi nel territorio del Parco.

Vai alla pagina dedicata alla pubblicazione degli elaborati del nuovo Piano

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