Il Lodolaio (Falco subbuteo), una nuova specie nel Parco

Il 2 agosto 2021 presso il Lago di Calaita, è stato avvistato per la prima volta il lodolaio nel territorio del Parco.

L’osservazione è stata realizzata dall’Assistente ambientale Gilberto Volcan che così la descrive: “All’improvviso sopra di me compaiono due rapaci: le dimensioni sono quelle di un grosso merlo; hanno forme snelle, ali lunghissime a forma di falce e coda relativamente corta. Sfrecciano in cielo, elegantissimi, ed uno accenna una picchiata sull’altro, poi si allontanano veloci verso est scomparendo oltre la cresta.”

Con questo avvistamento sono 143 le specie di uccelli rilevati nell’area protetta.

Il giorno dopo un lodolaio adulto con un’ala rotta è stato rinvenuto a Caoria: difficile dire se fosse uno dei due osservati il giorno prima, ma queste osservazioni – unite ad altre – suggeriscono una frequentazione regolare della specie in questo settore del Parco. Alcune coppie, inoltre, nidificano in zone limitrofe e vengono a cacciare nell’area protetta: due coppie sono note in Val di Fiemme, mentre presenze più irregolari caratterizzano la Val di Fassa. E’ possibile che una o due coppie nidifichino in Primiero.

Il lodolaio è un rapace migratore: trascorre l’inverno in Africa ed ogni anno raggiunge l’Europa per riprodursi. Sicuramente questi uccelli attraversano regolarmente il Parco nel corso delle loro migrazioni. La dieta è composta da uccelli (rondini, balestrucci e allodole) e grossi insetti, che riescono a catturare in volo.

Le foto sono di Luigi Sebastiani

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