Il 2010 è l’anno internazionale della biodiversità

Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2010 Anno internazionale della Biodiversità per richiamare l’attenzione sull’importanza di tale aspetto, evidenziando in particolare la perdita di biodiversità a livello locale, regionale e globale.

In tutto lo spazio alpino sono in programma numerose iniziative sul tema della biodiversità e della varietà degli habitat.

Il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino è impegnato su di una serie di progetti specifici per la salvaguardia della biodiversità, rivolti alla Val Canali.

Val Canali, una Valle bio-diversa

È uno degli ambienti più significativi e rappresentativi del Parco Naturale e comprende, ancor oggi, elementi di alto pregio ambientale e paesaggistico. In questa splendida valle dolomitica c’è anche a Villa Welsperg, la “Casa del Parco”.

Il progetto prevede varie fasi e interventi, dal mantenimento e implementazione delle pratiche agricole tradizionali all’attivazione di proposte turistiche e sportive compatibili e sostenibili, dall’incentivazione della mobilità alternativa, fino alla realizzazione di percorsi tematici.

Coltivazioni

Nella scorsa estate è stato realizzato un campo custode nei pressi della villa; un campo non solo di sementi ma anche di saperi.

La presenza di orti e campi in Val Canali è documentata fin dal 1565, quando, come descrive dettagliatamente il Capitano Giacomo di Castelrotto nell’Urbario che porta il suo nome, i prati venivano coltivati a segale, ad orzo e a frumento oltre a dare il foraggio necessario a nutrire 40 capi di bestiame.

Il progetto valorizza le specificità locali riproponendo colture e pratiche agricole tradizionali in un campo che non è solo custode ma anche didattico, proponendosi come centro propulsore per una più vasta rete di coltivatori custodi.

Il campo non ha come fine la produzione di vegetali quanto la produzione e conservazione, eventualmente anche la selezione, di sementi Open source, cioè quelle varietà ad impollinazione naturale che si possono riprodurre di anno in anno, da una generazione all’altra e che possono essere conservati e riseminati.

Nel 2010 continuerà l’esperienza del campo custode.

Allevamento

Da alcuni mesi sono stati reintrodotti in Val Canali, nel territorio del Parco, alcuni esemplari di pecore di “razza Lamon”.

Sin dai tempi antichi, questa pecora, era sta allevata in Trentino nell’area di Primiero e del Vanoi e nella vicina realtà bellunese, nei comuni di Lamon,Arsiè, Feltre, Fonzaso e Sovramonte.

In passato, nel territorio ricompreso nel Parco, quasi tutti i contadini avevano alcuni ovini che venivano utilizzati per la produzione di carne e per ottenere la lana. Nel dopo guerra il numero di ovini in valle è andato calando progressivamente sino agli anni Ottanta, quando è stato raggiunto il minimo storico, alcune centinaia di capi. Ad oggi sono un migliaio gli ovini presenti nell’area, rappresentati per lo più da meticci derivanti da razze quali la Bergamasca e la Biellese.

Il progetto ha come obiettivo la creazione di un gregge di pecore di “razza Lamon”, puntando, quindi, all’allevamento di una razza autoctona fortemente minacciata di estinzione.

Il Parco ha deciso la reintroduzione avvalendosi della consulenza tecnica e scientifica dell’Istituto Istruzione Superiore “A. Della Lucia” di Feltre che sta portando avanti un progetto di recupero e conservazione di questa razza.

Nella struttura rurale di Stala Nova questi animali oltre a rivestire un indiscutibile valore di tipo conservazionistico, avranno interessanti potenzialità anche in termini didattici.

Inoltre, in località Camp, gli edifici, oltre all’uso agricolo, sono utilizzati sia per l’allevamento di cavalli di razza Norica, sia come punto di sosta nell’ambito della già esistente Ippovia.

La razza Norica è tutelata dalla Provincia autonoma di Trento ed è inserita – con una particolare misura – in maniera specifica nel Piano di Sviluppo Rurale.

Laghetto Welsperg

È stata avviata una articolata azione di riqualificazione del Laghetto Welsperg, straordinario contesto naturalistico inserito all’interno dell’itinerario “Tonadico – Cimerlo”.

Il Laghetto Welsperg presenta significative potenzialità naturalistiche; fa parte, infatti, del sistema idrico del Rio Brentella e delle torbiere di Villa Welsperg e di Palù Grant.

È un bacino artificiale scavato nel 1932 dal conte Amadeo Thun Welsperg come vasca per l’allevamento dei pesci.

Della sua presenza, si fa comunque riferimento, in antichi documenti del Cinquecento, probabilmente utilizzato come “stua” per la fluitazione del legname.

Il progetto del Parco mira ad un risanamento di questo contesto, operando un’importante azione di “rinaturalizzazione” delle sponde del lago.

L’intervento permetterà di riportare la fauna tipica di questo ambiente con particolare riferimento agli anfibi e al gambero di acqua dolce.

Le Muse Fedaie

I vasti prati che si estendono intorno a Villa Welsperg, dagli edifici rurali di Camp (a nord) fino a ridosso del Lago Welsperg (a sud) sono noti – almeno in parte – anche con il nome di “Fedaie”, dalla voce dialettale feda, cioè pecora.

In primavera nelle Fedaie della Val Canali verrà dato avvio ai lavori per un importante tassello del progetto Val Canali: una valle bio-diversa: l’allestimento di un itinerario che consentirà di camminare nel cuore della Val Canali compiendo una piccola ma significativa escursione estremamente piacevole e salutare per il corpo, per la mente e per lo spirito. Non sarà però un semplice sentiero escursionistico, perché sarà arricchito con sette allestimenti permanenti – quasi fosse una specie di museo all’aperto – dedicati alla biodiversità.

Saranno le dee della Natura a farlo, saranno Le Muse Fedaie a condurre il visitatore in un viaggio di scoperta della ricchezza della Val Canali. Sarà Artemide a fare da guida nel mondo dei cavalli e in particolare nell’allevamento del cavallo di razza norica. Mnemosyne mostrerà la memoria, la conservazione del paesaggio in Val Canali, uno dei pochi luoghi delle Alpi che si conserva quasi intatto da almeno quattro secoli. Talìa guiderà a conoscere le mille erbe dei prati. Gea mostrerà la varietà delle terre che troppo spesso calpestiamo distrattamente. Galatea sarà la guida per comprendere il processo di domesticazione delle pecore, e sarà lei a presentare il progetto di reintroduzione della pecora di razza Lamon in Val Canali. Igea darà dimostrazione del potere curativo delle acque, e le Najadi guideranno alla scoperta della vita straordinaria delle acque “minori” che sgorgano nei prati torbosi di Villa Welsperg e scorrono nel limpido corso del Rio Brentella.

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