I gliridi del Parco

Sono quattro le specie di gliridi presenti nel Parco

È stato recentemente consegnato all’Ente Parco lo studio sui gliridi, condotto dal Dipartimento di Agronomia ambientale e produzioni vegetali dell’Università di Padova.

Dall’indagine emerge come questi mammiferi siano rappresentati nell’area del Parco da quattro specie: il ghiro (Glis glis), il topo quercino (Eliomys quercinus), il moscardino (Moscardinus avellanarius) e il driomio (Dryomys nitedula).

Il primo è il più comune e conosciuto ed è distribuito in modo diffuso in tutto il Parco sino ai 1700 metri di quota. Anche il topo quercino è ben diffuso ma con una distribuzione più localizzata.

Il moscardino non appare raro, ma ha un areale più frammentato e discontinuo ed è relegato alle porzioni meridionali dell’area protetta, dove probabilmente trova condizioni maggiormente consone alle sue esigenze ecologiche.

Infine, il driomio è la specie meno conosciuta tra i gliridi e la sua distribuzione nel Parco è stata accertata sino ad ora soltanto in tre siti, mentre in altri tre sono stati rilevati indici di presenza attribuibili con molta probabilità a questa specie.

Lo studio, oltre a riportare dettagliatamente la situazione dei quattro gliridi presenti nel Parco, contiene anche delle Linee di gestione per queste specie. Linee necessarie al fine di una corretta conservazione di questi piccoli mammiferi, che nel caso del moscardino e del driomio, essendo inseriti nell’allegato IV della Direttiva CEE 92/43, del 21 maggio 1992 (Direttiva Habitat), necessitano di una protezione rigorosa, in considerazione del loro status a livello europeo.

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