Expo delle Dolomiti patrimonio dell’Umanità 2012

Il Parco è presente anche quest’anno a Longarone nei giorni 28, 29 e 30 settembre

Si è tenuto dal 29 al 30 settembre scorsi, negli spazi di Longarone Fiere, la seconda edizione di “Expo delle Dolomiti patrimonio dell’Umanità”.

La manifestazione non è una fiera nel senso tradizionale del termine: è piuttosto un evento di natura informativa e formativa che intende soprattutto costituire un’opportunità per prendere coscienza del valore che un territorio come quello dolomitico può esprimere nella sua completezza e complessità, sia in termine di risorse economiche legate alla valorizzazione del turismo sia in termini culturali, ambientali, storici e umani.

Il filo conduttore che ha caratterizzato questa seconda edizione è stato il tema delle “reti funzionali”, per rendere concretamente visibile e riconoscibile quel fattore di unicità e unitarietà che è insito nel riconoscimento stesso.

All’Expo, nello spazio espositivo della Provincia di Trento era presente, come lo scorso anno, anche il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, occasione che ha permesso di presentare l’azione e l’attività.

Il Direttore del Parco Vittorio Ducoli, a conclusione della tre giorni dell’expo, ha partecipato ad un incontro di sintesi al quale erano presenti i gestori di musei, archivi, Biblioteche e dei Parchi che si sono confrontati sulla necessità della creazione di una rete funzionale di questi soggetti.

Il Direttore intervenendo ha ricordato come le aree protette sono portatrici di esperienze trasversali sul piano della fruizione, della conservazione e della valorizzazione del bene Dolomiti, e come queste esperienze possano essere messe a disposizione delle iniziative di gestione del bene Dolomiti.

In questa prospettiva – ha sottolineato Vittorio Ducoli i Parchi, che rappresentano oltre il 70% dell’ambito territoriale tutelato dall’UNESCO, possono rivestire un ruolo fondamentale per il trasferimento sul territorio delle conoscenze, grazie alle esperienze maturate da ciascuna delle aree protette, dando così un significativo contributo al sistema delle reti funzionali che costituisce la matrice fondamentale in cui è articolata la Fondazione Dolomiti Unesco. Un esempio concreto in questo senso è dato dalla proposta di fruizione consapevole delle Dolomiti, articolata sulle reti sentieristiche dei Parchi, sulla rivitalizzazione delle Alte Vie Dolomitiche e sulla realizzazione di punti di osservazione ed interpretazione dei vari siti dolomitici: questa proposta, già formalmente avanzata alla Fondazione, nasce dalla concreta esperienza dei Parchi in tema di organizzazione della fruizione delle aree protette.

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