Dolomiti, ora patrimonio dell’Umanità

L’iscrizione del bene nella lista del patrimonio dell’UNESCO, rappresenta il riconoscimento del valore universale del bene. La candidatura aveva preso avvio da alcuni anni, attraverso un notevole lavoro di approfondimento tecnico per l’individuazione del

I criteri per l’individuazione delle aree candidate sono stati assunti nella geologia, gruppi montuosi costituiti da dolomia principale e da formazioni dolomitiche ladiniche, nella geomorfologia, pareti rocciose sviluppate verticalmente per centinaia di metri nella fascia altimetrica superiore ai 2000 metri, presenza spettacolare di guglie e pinnacoli in sommità e ampie rampe ghiaiose alla base e, ancora, nell’unitarietà paesaggistica.

Come presupposti necessari, per l’individuazione delle aree candidate, sono state assunte le indicazioni dettate dal “gruppo di lavoro interdisciplinare permanente” che hanno previsto di verificare la preesistenza di una disciplina di protezione, vale a dire la presenza di un parco naturale o di un sito di importanza comunitaria.

Fra i beni individuati nel progetto di candidatura, che ha portato all’iscrizione, anche due siti di importanza comunitaria che ricadono all’interno del territorio del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino.

Si tratta delle Pale di San Martino e della Val Noana, aree di notevole grado di naturalità, dove si riscontra la pesenza e la riproduzione di specie di animali in via di estinzione.

Sono due aree del Parco inserite nella rete ecologica “Natura 2000”, unsistema di aree destinate alla conservazione della diversità biologicapresente nel territorio dell’Unione Europea e in particolare alla tutela di una serie di habitat e specie animali ritenute meritevoli di protezione a livello continentale.

Il Direttore del Parco, Ettore Sartori, ricorda come alcuni straordinari luoghi del Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino “abbiano sicuramente costituito, per la Provincia di Trento, una risorsa fortemente significativa all’interno della richiesta di dichiarazione delle Dolomiti “patrimonio dell’umanità”.

“Infatti alcuni luoghi – sottolinea – si configurano come dei “luoghi simbolo”, quasi delle “finestre geologiche” su queste montagne uniche al mondo”.

Per questo motivo, in attesa dell’esito del riconoscimento da parte dell’UNESCO, il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino ha tenuto “congelato” il numero 9 della sua collana “Quaderni del Parco” a cura del prof. Fabrizio Bizzarini, che tratta espressamente della geologia del Parco in onore delle Dolomiti patrimonio dell’Umanità.

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