Costruire ceste e gerle come un tempo

I "tesori viventi" condividono questi antichi saperi con le nuove generazioni

Una proposta dell’Ecomuseo del Vanoi

Nella civiltà contadina il trasporto di prodotti e materiali vari avveniva anche utlizzando ceste e gerle fabbricate a mano: praticamente ogni luogo ha le sue ceste tradizionali, che si differenziano fra territori per la forma, le dimensioni, ma anche per le soluzioni costruttive ed i materiali impiegati.

Grazie alle persone che hanno imparato dalle generazioni passate quest’arte, veri e propri “tesori viventi”, e al loro sapere siamo ancora in grado di costruirle.

Ma è importante condividere questo antico sapere con le nuove generazioni.

Nella valle del Vanoi l’Ecomuseo, importante partner del Parco, ha dedicato in questi anni ampie ricerche al tema della mobilità e del trasporto in montagna.

È uno dei sette temi, insieme all’erba, al legno, all’acqua, alla pietra, alla guerra, al sacro che caratterizza il Sentiero Etnografico allestito dal Parco in quella vallata. Percorrendolo si fa un “viaggio nel tempo e nello spazio”.

Dopo la positiva esperienza dello scorso anno ritorna “Far zéste” (costruire ceste), un corso originale dedicato ad uno dei saperi tradizionali che è, appunto, la costruzione di ceste e gerle. Questi strumenti hanno permesso per secoli il trasporto di materiali sulle Alpi, dai paesi nel fondovalle agli alpeggi e viceversa.

Con il maestri Edoardo Barolo e Adriano Fontana, i partecipanti potranno scoprire i segreti per scegliere i migliori bastoni di nocciolo, i più adatti per la costruzione delle ceste e delle gerle.

Sono stati raccolti in autunno, dopo che si è fermata la fase vegetativa.

Saranno utilizzati in febbraio, presso la Casa dell’Ecomuseo a Canal San Bovo, durante le operazioni di costruzione vere e proprie.

Per Maggiori informazioni e per conoscere le altre attività in questo periodo consulta il sito www.ecomuseo.vanoi.it

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