Continua la pubblicazione delle ricerche scientifiche del Parco

Prosegue la pubblicazione di materiale scientifico per la divulgazione delle diverse attività di ricerca e monitoraggio, condotte dal Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino. In questo periodo sono usciti in particolare tre articoli, che presentano dati e modalità che hanno caratterizzato altrettante specifiche ricerche condotte nell’area protetta.

Sulla rivista European Journal of Forest Research, è stato pubblicato l’articolo scientifico dal titolo Early-succession secondary forests following agropastoral abandonment are key winter habitats for the conservation of a priority bird in the European Alps, che esplicita parte del lavoro fatto dal Parco nel corso dell’attività di ricerca sul francolino di monte, realizzata in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach e il MUSE. Il lavoro tratta dello studio delle densità, dell’utilizzo dell’home range, della selezione del microhabitat e della dieta del francolino di monte (Tetrastes bonasia) nel periodo invernale. La ricerca è stata realizzata grazie ad un importante lavoro di campo, supportato da specifiche indagini genetiche.

Sulla rivista Animals, è stato pubblicato l’articolo scientifico dal titolo Description of a sarcoptic mange outbreak in Alpine chamois using an intensive surveillance approach, che rendiconta il lavoro fatto nel Parco e nelle aree limitrofe, tra il 2006 e il 2020, nell’ambito dell’attività di monitoraggio della epidemia di rogna sarcoptica, che ha colpito le popolazioni di camoscio (Rupicapra rupicapra). Il lavoro è frutto della collaborazione di più Enti tra i quali, oltre all’Ente Parco, troviamo l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, il Servizio Faunistico della P.A.T. e l’Associazione Cacciatori Trentini.

Sul Journal of Vertebrate Biology è, invece, stato pubblicato l’articolo scientifico dal titoloA comparison of capture – mark – recapture and camera-based mark-resight to estimate abundance of Alpine marmot (Marmota marmota)”, che verte sul lavoro fatto dal Parco nel corso dell’attività di ricerca sulla marmotta condotta nell’ultimo triennio. In particolare il lavoro è incentrato sull’utilizzo delle fototrappole e dei sistemi di cattura – marcatura – ricattura, al fine di ottene stime di popolazione affidabili. Il lavoro è stato possibile grazie alla collaborazione tra l’Ente Parco e il Parco Nazionale dello Stelvio.

Foto del Francolino di Monte – Gilberto Volcan

Foto della Marmotta – Alessandro Forti

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