CETS: verso la concretizzazione delle azioni

Nel seminario di approfondimento si è discusso su prospettive e modalità di attuazione dei progetti

Il Parco Paneveggio Pale di San Martino ha promosso un Seminario di approfondimento, che si è svolto a San Martino di Castrozza, sulla “Carta Europea del Turismo Sostenibile” e, in particolare, sulle prospettive che si aprono ora con la recente assegnazione.

Al centro dei lavori soprattutto la fase di concretizzazione delle azioni contenute nel “Piano di Azione” definito dal Forum e che ha visto la partecipazione, nei mesi scorsi, di istituzioni locali, operatori economici, associazione e cittadini.

Nel corso dei lavori, dopo i saluti del Presidente del Parco, Giacobbe Zortea e della Presidente dell’Azienda di promozione Turistica Paola Toffol, Antonello Zulberti, componente del Direttivo di Federparchi, ha affrontato il tema della “Carta” collocando l’esperienza nel più ampio contesto nazionale.

L’azione del Parco – ha detto – è fondamentale perché un territorio ben conservato crea sviluppo, ed è un valore aggiunto per il territorio. E con la Carta europea, che valorizza gli aspetti ambientali, si entra in una rete europea certificata”.

Claudio Ferrari, del Servizio Provinciale delle Aree Protette e Turismo Sostenibile si è soffermato sull’importanza per il sistema trentino dei Parchi e delle Reti di Riserve.

È necessario – secondo Claudio Ferrari avvicinare e integrare sempre più le politiche turistiche, economiche e sociali a quelle ambientali. I Parchi trentini sono da sempre portatori di buone pratiche nell’ambito del turismo sostenibile, come ad esempio nel campo della mobilità e dell’educazione ambientale. Ora, con il progetto provinciale Turnat, l’intero sistema delle Aree Protette trentine affronterà le tematiche dello sviluppo sostenibile, attorno ai concetti chiave di temporalità, lentezza, autenticità, naturalità e accessibilità.

Il Direttore del Parco, Vittorio Ducoli, ha presentato la “Strategia e il Piano di Azione” elaborati dal Forum e, in particolare, si è soffermato sul percorso locale evidenziando le azioni e i progetti, ricordando che alcuni sono già in atto e che potranno, quindi, essere implementati e che altri richiedono ora, per la loro concreta realizzazione, la massima collaborazione fra i soggetti implicati.

La seconda sessione dei lavori ha visto protagonisti i partecipanti al Forum, chiamati a delineare, attraverso apposite “schede di lavoro” relative a ciascun progetto, priorità e modalità organizzative, cercando di individuare l’apporto dei vari attori locali.

I temi oggetto di approfondimento, contenuti all’interno del “Piano di Azione” riguardano da vicino l’attrattività turistica come nel caso nuovi sentieri geologici e glaciologici, itinerari escursionistici di trekkink e l’Alta Via Numero 2, ma anche le reti cicloturistiche e la prospettiva di un “Parco come centro benessere all’aria aperta.”

Altri temi pongono l’attenzione sulla necessità di favorire alleanze tra operatori turistici, produttori agricoli e allevatori per la valorizzazione delle produzioni locali e per la individuazione di nuove opportunità di offerta turistica, basate sulla conoscenza della cultura materiale del territorio.

Nel “Piano di Azione” emerge l’esigenza di guardare anche a luoghi di cui è necessaria, in collaborazione con altri Enti locali e provinciali, la riqualificazione, come il Passo Rolle o la valorizzazione di contesti naturalistici e storici come il Forte Dossaccio, la Val Noana e la Val Ceremana.

Il “Piano d‘azione” si sofferma anche sul capitolo strategico della Comunicazione, avendo come obiettivo principale quello di promuovere un’informazione efficace e coordinata “sul campo” puntando anche a valorizzare il riconoscimento delle Dolomiti come Patrimonio dell’Umanità.

Ora le schede raccolte saranno sistematizzate e potranno diventare “linee guida” utili per la concretizzazione delle azioni.

A conclusione dei lavori, nella fase di restituzione degli approfondimenti, sono emerse alcune riflessioni che sottolineano l’importanza della collaborazione tra attori istituzionali, operatori, associazioni e Parco, come tratto distintivo della “Carta”.

Molti progetti possono parlare fra di loro” è stato detto, e qualcuno ha sottolineato il ruolo importante svolto dal Parco per avvicinare i territori e le sue diverse realtà.

Piano di Azione PPPSM

Cartolina invito al seminario del 3 dicembre a San martino di Castrozza

Rapporto Diagnostico PPPSM

Rapporto della verifica CETS

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