Approvati gli obiettivi fino al 2015

È stato approvato dal Comitato di Gestione il documento che indica gli obiettivi e le azioni dell’Ente Parco fino al 2015.

Il Presidente, Giacobbe Zortea, ha illustrato il Documento e ha ringraziato dell’azione svolta per la stesura, la Commissione Pianificazione, Programmazione e Ricerca.

10 i capitoli che caratterizzeranno l’azione del Parco, a partire dal Coordinamento generale fra le aree protette, che vedrà la valorizzazione di strumenti già operativi quali, la “Cabina di regia delle aree protette e dei ghiacciai”, il coordinamento delle aree protette, il “tavolo della Comunicazione”, così da mettere in rete esperienze, azioni e risorse.

L’inserimento delle Dolomiti, nell’elenco dei siti UNESCO, costituirà un fattore primario nella prospettiva del coordinamento dei progetti in questo ambito, che spazieranno dall’ambito della conservazione a quello della gestione dell’impatto comunicativo. I Parchi della Provincia dovranno essere, dunque, i soggetti di riferimento per lo sviluppo di esperienze di eccellenza che possano portare a valorizzare le Dolomiti, bene Unesco, in collaborazione con la “Fondazione Dolomiti”.

Nell’ambito della Pianificazione l’obiettivo primario è la conclusione del processo di variante del Piano di Parco. Significativa sarà la fase propedeutica all’approvazione del Piano concernente le “osservazioni”, fase che sarà accompagnata da una idonea azione di informazione.

In tema di Conservazione della biodiversità e del paesaggio si prevede la prosecuzione e consolidamento del progetto relativo alla Biodiversità “Val Canali, una valle biodiversa”.

È prevista la realizzazione di un piano di monitoraggio delle specie e degli habitat “Natura 2000” per dare attuazione alle normative europee di riferimento e al Piano di Parco.

Proseguirà il progetto di monitoraggio degli stambecchi presenti nel Massiccio delle Pale di San Martino.

Il campo della Ricerca scientifica e dei monitoraggi si svilupperà ancora secondo i due consueti livelli: quello scientifico, proprio delle istituzioni universitarie e il livello di approfondimento dei dati in chiave più propriamente gestionale.

Proseguirà l’attività di ricerca scientifica riguardante, in particolare, il gallo cedrone, con l’obiettivo di approfondire alcuni aspetti della biologia della specie.

Per quanto riguarda la Qualità sarà consolidata l’esperienza di “Parchi da Vivere” attraverso una serie di originali proposte di soggiorno che riguardano anche due zone all’interno del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino: la Val Canali e Bellamonte.

Si procederà nel consolidamento del progetto di Mobilità sostenibile che interessa la Val Canali, Paneveggio con il Centro Visitatori “Terra Foresta” e la Val Venegia puntando anche ad un prolungamento del servizio.

L’ambito dell’Educazione ambientale e della Cultura sarà interessato da una implementazione di nuovi contenuti ed obiettivi didattici legati, in particolare, allo sviluppo di nuovi contesti naturalistici fra i quali il nuovo percorso Muse Fedaie in Val Canali e il sito della “Madonna della Luce” dove è stato portato alla luce il complesso del primo impianto idroelettrico di Primiero del 1902.

I futuri allestimenti dovranno aiutare nell’approfondimento delle conoscenze sulla storia di questo sito.

Nell’ambito della Comunicazione l’obiettivo è quello di avvicinare i cittadini all’azione del Parco e alla comprensione corretta degli aspetti legati alle aree protette (significato di biotopo o di area di riserva o Rete Natura, SIC e ZPS) attraverso il sito internet e la rivista “Tu e il Parco”.

Per quanto riguarda lo Sviluppo socioeconomico il documento si sofferma sul potenziamento del Centro Visitatori di San Martino di Castrozza.

Si parla nel documento anche di Green economy e cambiamenti climatici, ambito che dovrà sicuramente implementare e sviluppare politiche di certificazione (Parchi da vivere, carta del turismo sostenibile) nella prospettiva della costruzione di un “distretto sostenibile”.

Attenzione anche alle “buone pratiche” nella prospettiva di continuare ad essere laboratorio di sostenibilità ambientale. L’impegno del Parco nel campo delle energie alternative vedrà la riqualificazione energetica della sede dell’Ente di Villa Welsperg.

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