Accertata la presenza della puzzola (Mustela putorius putorius) in Trentino

È stata accertata la presenza della puzzola (Mustela putorius putorius) in Trentino a più di trent’anni dall’ultimo dato di presenza certo. Recentemente, in Val Canali, in Trentino orientale, infatti il personale del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino ha accertato la presenza della puzzola, grazie all’utilizzo di fototrappole. La determinazione della specie è stata confermata da Luca Lapini, del Museo Friulano di Storia Naturale, uno dei massimi esperti del settore.

In Trentino la specie non è più stata segnalata dopo gli anni ‘90 del secolo scorso: nessun rinvenimento di animali vivi o morti, nessun campione identificato attraverso il DNA e nessuna immagine, neppure da fototrappola, nonostante il fototrappolaggio in ambito faunistico abbia recentemente avuto una grande diffusione. L’ultimo dato ritenuto certo è una osservazione avvenuta nel 1987 a Taio di Nomi, in Alta Vallagarina, anche se non corroborata da documentazione fotografica. A seguito di tale andamento nell’Atlante dei mammiferi della Provincia di Trento, edito nel 2018, si riteneva probabile la sua estinzione, almeno nei fondovalle delle valli una volta frequentati.

Per quanto riguarda il Primiero, la specie è nota sino al periodo antecedente la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1940, per la sola Foresta demaniale di San Martino di Castrozza, è riportata la cattura di 8 esemplari. Successivamente si hanno dati solo per l’area di Sagron-Mis, dove la specie era presente almeno sino alla metà degli anni ‘50 del secolo scorso. E’ presumibile che il mustelide, un tempo frequente negli habitat idonei della provincia, abbia successivamente subito un forte decremento a seguito della scomparsa e frammentazione degli stessi.

Le segnalazioni di puzzola più vicine al punto di fototrappolaggio arrivano dalla confinante provincia di Belluno, nella quale recenti indagini hanno confermato la presenza della specie.

La puzzola è un mustelide di medie dimensioni che, pur potendo frequentare ambienti molto diversi, ha una preferenza per le zone umide. In Val Canali nell’ultimo decennio sono stati realizzati una serie di interventi di miglioramento ambientale, con la riqualificazione del Laghetto Welsperg e delle torbiere circostanti, che hanno portato all’affermazione di importanti popolazioni di anfibi e di gambero di fiume, che potrebbero aver contribuito anche all’insediamento del mammifero.

Qui è possibile vedere un breve filmato della puzzola (Mustela putorius putorius) avvistata in Val Canali con un micromammifero predato (video di Enrico Dorigatti)

Sulla destra è riportata una illustrazione realizzata da Osvaldo Negra tratta dall’Atlante dei Mammiferi della provincia di Trento curato dal Muse

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